L’intelligenza è una qualità che tutti ricercano nei propri figli, ma avere un figlio plusdotato può essere molto complicato per un genitore!
Secondo alcuni studi il 5% dei bambini ha un quoziente intellettivo molto superiore alla media, una percentuale non indifferente e se non riconosciuta questa potenzialità rischia di essere sprecata!
Un bambino “gifted” ha delle necessità ben specifiche e un genitore può anche sentirsi perso in una situazione come questa.
In questo articolo, affrontiamo la questione a 360 gradi.
SOMMARIO
1. Cosa vuol dire plusdotazione
2. Come riconoscere se si ha un figlio plusdotato
3. Che difficoltà può incontrare un bambino plusdotato
4. Come affrontare l'istruzione di un figlio plusdotato
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Partiamo dal primo capitolo, e andiamo a scoprire cosa vuole dire plusdotazione ⬇️
1. COSA VUOL DIRE PLUSDOTAZIONE
Con plusdotazione si intende una capacità cognitiva eccezionalmente superiore rispetto alla media e vale sia per gli adulti che per i bambini.
I bambini ad alto potenziale cognitivo sono i famosi bambini prodigio, cioè hanno possibilità di sviluppo superiori alla media. Queste potenzialità si possono riferire ad ambiti molto diversi tra di loro!
Il potenziale è però un primo passo: bisogna permettere alle capacità di emergere e per fare ciò bisogna supportare il bambino e offrirgli le opportunità più adatte.
Se queste dovessero mancare, in alcuni casi si potrebbe arrivare ad un appiattimento del potenziale (in alcuni casi addirittura alla perdita), portando ad una diminuzione delle abilità.
È importante dunque fornire al bambino le giuste opportunità, declinate per le sue necessità e peculiarità.
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2. COME RICONOSCERE SE SI HA UN FIGLIO PLUSDOTATO
DIAGNOSI PLUSDOTAZIONE
Ci sono alcuni segnali che ti possono far pensare di avere un figlio plusdotato 🔍
Alcuni tratti che accomunano tanti bambini ad alto potenziale cognitivo sono:
- Il bambino è molto curioso e fa sempre domande molto precise
- Ha imparato a leggere, scrivere e a fare i calcoli matematici molto prima dell’inizio delle elementari
- Ama passare il tempo con gli adulti e parlare con loro
Se come genitore hai qualche sentore che tuo figlio possa essere plusdotato, la prima cosa da fare è affrontare il percorso per certificare la plusdotazione.
Per fare ciò ti consigliamo di contattare un centro specializzato presso il quale ti sarà possibile fare il test del QI e capire velocemente se tuo figlio potrebbe essere un ragazzo plusdotato.
TEST QI
Il Q.I. o quoziente intellettivo è punteggio ottenuto tramite dei test standardizzati (ce ne sono molti) e ha l’obiettivo di misurare l’intelligenza 🧠
In media il Quoziente Intellettivo è intorno ai 100 punti. Dunque, con un punteggio tra gli 85 e i 115 si avrà un quoziente intellettivo medio, con i valori dal 115 al 120 medio-alto e al di sopra si può iniziare a parlare di alto.
Convenzionalmente si intende la plusdotazione quando si ha un Q.I. superiore a 130.
Quali sono i migliori test per valutare il QI?
Ci sono numerosi test, i più famosi sono: la Matrice di Raven, la Scala di Wechsler (WAIS), la scala di Stanford-Binet e il Test di Woodcock-Johnson.
Ricorda i valori possono variare a seconda del test ed i test che trovi facilmente online per quanto possano essere indicativi, non ti forniranno mai un punteggio accurato.
Per la valutazione dell’intelligenza dei bambini il test del QI più usato è la Wechsler Intelligence Scale for Children (o WISC).
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3. CHE DIFFICOLTA’ PUO’ INCONTRARE UN BAMBINO PLUDOTATO?
Purtroppo, una condizione così particolare può portare anche ad avere numerose difficoltà a scuola. Spesso i genitori si lamentano che i loro figli:
- Fanno fatica ad integrarsi con i loro coetanei
- Hanno problemi di comportamento e mettono in discussione l’autorità
- Hanno una bassa autostima
- Ottengono un rendimento scolastico ben al di sotto del loro potenziale
- Non si sentono sufficientemente motivati dalla scuola
Un bambino con un alto potenziale cognitivo spesso inizia la scuola sapendo già leggere e scrivere, per loro aspettare che gli altri bambini li raggiungano è frustrante e noioso. Per questo motivo spesso possono sembrare distratti o iperattivi.
Per un genitore non è semplice trovare un ambiente scolastico che possa riconoscere, comprendere le specificità del bambino plusdotato e che gli permetta di sviluppare al massimo le sue potenzialità. Ciò che serve ad un bambino plusdotato è una didattica inclusiva che gli permetta da una parte di apprendere con i suoi tempi e dall’altra che gli permetta di integrarsi con i propri coetanei.
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4. COME AFFRONTARE L’ISTRUZIONE DI UN FIGLIO PLUSDOTATO
Il sistema scolastico italiano non è particolarmente strutturato per accogliere le menti divergenti dei bambini ad alto potenziale cognitivo. Non sono infatti previsti dei percorsi particolari per i bambini plusdotati ed è quindi la scuola che si deve munire ed organizzare per promuovere le loro potenzialità.
Dopo aver effettuato i vari test ed aver ottenuto la certificazione di plusdotazione cognitiva è il momento di iniziare a parlare con la scuola. I docenti saranno supportati dalla relazione allegata alla certificazione per adeguare il piano scolastico.
Ricorda che un bambino plusdotato può essere inserito all’interno dei BES, i bambini con Bisogni Educativi Speciali.
In generale le due strategie educative principali sono due: arricchimento e accelerazione.
Con arricchimento si intende l’utilizzo di un programma più esteso ed approfondito rispetto a quello svolto in classe, mentre con accelerazione un avanzamento superiore in una disciplina in cui il bambino dimostra una velocità di apprendimento superiore (ex matematica).
Di cosa avrà dunque bisogno un bambino con un alto potenziale cognitivo?
1) ARRICCHIMENTO: compiti integrativi e differenziati e modalità di lavoro differenti
Il programma dovrà essere esteso per appagare le curiosità personali del bambino e anche i compiti dovranno essere pensati e adattati alle sue necessità.
2) ACCELERAZIONE: possibilità di interazione con bambini più grandi.
L’ideale sarebbe permettere al bambino di interagire con altri bambini plusdotati o di classi superiori, in questo modo riuscirà anche a trovare delle persone che trova più simili a lui. Si valuta in alcuni casi il salto di classe, una misura che trova sia pareri favorevoli che contrari. Una soluzione simile può essere la frequenza delle lezioni di specifiche discipline in classi superiori.
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CONCLUSIONE
Convivere con un bambino plusdotato non è semplice, è importante stimolarlo costantemente senza però dimenticarsi che nonostante il quoziente intellettivo superiore alla media è comunque un bambino. Deve giocare con i suoi coetanei e vivere questi anni di spensieratezza.
Come genitore dovrai cercare di fargli sviluppare al meglio tutto il suo potenziale supportando la sua curiosità.
I bambini prodigio richiedono molto supporto e non è sempre semplice, bisogna quindi trovare un supporto professionale e che sia in grado di fornire una didattica adeguata, i tutor di Tutornow possono aiutarti in questo: mandaci subito una richiesta per capire come iniziare!