Nella storia della pedagogia sono assai pochi i nomi femminili che si ricordano. Tra questi il più importante è quello di Maria Montessori, ideatrice di un metodo di insegnamento rivoluzionario che mutò radicalmente il modo di relazionarsi ai bambini, segnando una svolta nell’educazione.

Medico, scienziato, antropologa, femminista, educatrice, pacifista, viaggiatrice…Maria Montessori ebbe il coraggio di incarnare tutti questi ruoli in un’epoca in cui la donna era vista esclusivamente come “l’angelo del focolare”.

Possiamo dire che Maria ebbe il coraggio di brillare  Oggi il suo metodo pedagogico, conosciuto come il metodo Montessori, continua ad essere considerato molto efficace ed attuale.


Che cos’è il metodo Montessori?

Il metodo Montessori è un metodo educativo che fonda i suoi principi sulla libertà e indipendenza dei bambini, ideato nel 1900, un periodo dove l’educazione era molto rigida e dove i bambini venivano costretti nei loro banchi e l’insegnamento prevedeva un apprendimento legato alle sole nozioni.


Perché il metodo Montessori è così originale?

L’originalità del metodo Montessori sta in un apprendimento basato sul gioco invece che sulla rigidità.


In Italia ci sono scuole montessoriane?

La risposta è si e le migliori scuole montessoriane si trovano a Roma e Milano e sono soprattutto asili nido e scuole per l’infanzia.

Nel mondo esistono circa 65 mila Scuole Montessori, tra cui 4.500 istituti negli Stati Uniti, 800 nel Regno Unito e 1.100 in Germania, molto diffuse nei Paesi Bassi, dove un terzo delle scuole pubbliche sono montessoriane.


Ecco una breve sintesi degli argomenti che troverete nell’articolo


Sommario

1. Chi è Maria Montessori?

2. Come funziona il metodo Montessori?

3. Il metodo Montessori oggi

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1. Chi è Maria Montessori?

Maria Montessori è stata una grande persona, e molte sono state le attività a cui si è dedicata: educatrice, pedagogista, medico, neuropsichiatra infantile, filosofa e scienziata italiana. In Italia, fu una tra le prime donne a laurearsi nella facoltà di medicina. 

Maria Montessori divenne famosissima nel mondo grazie al famoso metodo educativo per bambini che prese il suo nome, ovvero il “Metodo Montessori” e noi vogliamo raccontarvelo attraverso: 

• Vita e Contesto Storico

• Istruzione

• Origine del metodo Montessori


VITA E CONTESTO STORICO

Maria Montessori nasce il 31 agosto 1870 a Chiaravalle in provincia di Ancona, da una famiglia borghese. Suo padre Alessandro Montessori, originario di Ferrara, è militare di professione e funzionario del Ministero delle Finanze.

Sua madre, Renilde Stoppani, proveniente da una famiglia di piccoli proprietari terrieri, è per l’epoca una donna fuori dagli schemi, una grande lettrice, dotata di idee aperte e innovative.

Alessandro e Renilde sono due personalità piuttosto contrastanti: lui conservatore e rigido, lei sensibile e progressista. I due condividono però gli ideali politici del Risorgimento. Nel 1870, anno di nascita di Maria, il paese è ormai unificato sotto il regno di Vittorio Emanuele II e in Italia comincia a diffondersi il Positivismo che concepisce la scienza come un sapere infallibile.

Ecco che sembra quasi logico che Maria intraprenda una carriera diversa dall’insegnamento, tipica dell’epoca. Si diploma infatti alla Regia Scuola Tecnica Michelangelo Buonarroti e poi decide per la carriera di medico 👩‍⚕️ 🩺 


ISTRUZIONE

Inizialmente le viene rifiutata l’immatricolazione all’università della Sapienza di Roma, così, sotto consiglio del padre, si iscrive alla facoltà di Scienze Naturali, un ripiego astuto che permette agli studenti di immatricolarsi alla facoltà di medicina al terzo anno.

Inizia così la sua brillante carriera, riceve molti premi e per questo e la sua diligenza viene notata subito e nel 1985 ottiene un posto all’ospedale femminile di San Salvatore e in altri ospedali 🏥 💊

Questi ruoli anche se provvisori le permettono di fare esperienza clinica prima della laurea. Successivamente entra in contatto con l’equipe medica della Clinica Psichiatrica dell’Università di Roma con l’intenzione di ricavare dati utili per la sua tesi.

Quando finalmente presenta il suo elaborato di fronte a molte persone, compagni di facoltà, familiari, amici e giornalisti, riesce ad esprimere tutto il suo coraggio di fronte ad un mondo maschile, abbastanza carico di pregiudizio nei confronti delle donne in carriera.

Si tratta di una tesi sperimentale dai caratteri fortemente pedagogici per fare luce su aspetti che riguardano un ambito, la psichiatria, ritenuta all'epoca abbastanza marginale.


ORIGINE DEL METODO MONTESSORI

Maria affronta il tema della malattia mentale, un’area oscura della medicina e lo fa come donna in un contesto storico che associa il comportamento femminile alla follia. Ma nonostante i pregiudizi gli stessi professori ammettono il valore di Maria che si laurea con 105 su 110  👩‍🎓 🎓

Dopo la laurea in Medicina nel 1896 all’Università di Roma, diventa assistente alla cattedra di Psichiatria della stessa università.

Spinta dal suo istinto profondo allo studio dei bambini ritenuti inadatti a frequentare la scuola e definiti “frenastenici” (si dicono frenastenici quei malati mentali che presentano un'insufficienza dello sviluppo psichico), comprende che il problema di questi bambini più che medico era pedagogico.

Espone le sue idee su questa materia nel congresso pedagogico del 1898 di Torino. Il ministro Baccelli le dà l’incarico di impartire un corso alle maestre di Roma sull’educazione dei bambini “frenastenici”, corso che si trasforma dopo in una Scuola Magistrale Ortofrenica, diretta da Montessori per due anni.

Successivamente viaggia per Londra e Parigi per approfondire questi studi, assistendo dopo a corsi di filosofia all’Università di Roma e di psicologia sperimentale, convinta che l’educazione del bambino dovesse avere il suo primo ed essenziale fondamento nella conoscenza scientifica, somatica e psichica del suo essere.

La lettura delle opere di J-M.G. Itard e di E. Séguin, i due illustri medici francesi, l’aiutano ad approfondire i problemi inerenti a questa azione educativa, contribuendo e promuovendo così ad una radicale trasformazione, che ne ha rivelato le leggi naturali di sviluppo del bambino.


Quando nasce il Metodo Montessori?

Nasce nel 1907, precisamente a gennaio, per incarico dell’istituto dei Beni Stabili di Roma, Montessori apre in uno dei nuovi quartieri operai la prima “Casa dei bambini”, alla quale presto ne sarebbe seguita un’altra, sempre a Roma.

Finalmente dopo tanti studi, osservazioni e riflessioni, arriva il metodo Montessori, espresso nel 📚 📖 volume Il Metodo della pedagogia scientifica applicato all’autoeducazione infantile nella Casa dei bambini (1909), un volume riedito più tardi varie volte e presto tradotto nelle principali lingue.



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2. Come funziona il metodo Montessori?

Il metodo Montessori è una grande rivoluzione per l’insegnamento è un metodo che nasce prima nelle case dei bambini italiane e più tardi arriva in tutto il mondo con la Pedagogia del fare.


Cos’è la Pedagogia del fare?

La Pedagogia del fare corrisponde all’ educazione del bambino attraverso tante attività che coinvolgono i sensi e aiutano ad esplorare, a diventare autonomi attraverso la creatività.


Quali sono i principi fondamentali del metodo Montessori?

I principi fondamentali del metodo Montessori sono tutti riconducibili ad indipendenza, libertà e rispetto, indispensabili per aiutare il bambino nel suo naturale sviluppo fisico, psicologico e sociale, senza troppe forzature né rigidità.

Abbiamo cercato di sintetizzare quanto più possibile il metodo Montessori in 10 principi fondamentali, ed ora li analizzeremo punto per punto.


1. Indipendenza e autonomia

L’educazione all’indipendenza è uno dei principi fondamentali del metodo Montessori, è un processo in cui il bambino impara a distaccarsi (a piccole dosi) dalla figura materna in primis e poi dalle altre figure di riferimento (educatrice, caregiver, babysitter, parenti ecc..).

Il bambino deve imparare ad agire in modo indipendente sin dai primi mesi di vita per conquistare un obiettivo di crescita alla volta. 

Secondo questo principio del metodo Montessori è consigliato non educare utilizzando premi e punizioni nei confronti del bambino, perché il vero premio 🏆  sarà l’aver appreso una cosa nuova!


2. Dare fiducia

Dare fiducia ai bambini secondo il metodo Montessori, vuol dire non negare loro un’attività perché troppo piccoli per svolgerla, è più giusto dargli dei compiti in linea con la loro età in modo che si sentano gratificati, che possano esercitarsi e migliorare.

Grazie a questo tipo di fiducia il bambino stimola il suo senso di responsabilità e si sente più coinvolto nelle attività degli adulti.


3. Attività di precisione

I bambini hanno una naturale propensione alla precisione. Sono affascinati dai particolari delle cose, sono attenti osservatori e amano molto di più fare qualcosa che ascoltare un adulto che glielo spiega 😄

Sfruttare questa loro capacità, insegnandogli attività semplici come apparecchiare o lavare i piatti, stimola i loro sensi e li aiuta a coordinare meglio anche i movimenti.


4. Intervenire poco

Il genitore o l’educatore che segue il metodo Montessori diviene una guida per il bambino, rispettandolo se commette degli errori e intervenendo solo se fa qualcosa di rischioso.

Lasciare che il bambino sia libero di fare le sue scoperte 👀 e i suoi esperimenti, vuol dire dargli la possibilità di esplorare il mondo e di migliorare nell’autonomia e di capire anche quali sono i suoi reali interessi e le sue passioni, cosa che il metodo Montessori si prefigge di fare!


5. Non forzare i bambini

È importantissimo dare al bambino la libertà di scegliere quale attività intraprendere senza forzarlo e questo è un altro dei principi fondamentali del metodo Montessori.

Con questo non si intende assenza di regole, anzi il bambino dovrà imparare a sfruttare questa libertà per scegliere qualcosa di adatto a lui.

Se si trova in presenza di altri bambini si consiglia di non forzarlo a interagire, può limitarsi anche alla sola osservazione dei suoi compagni, per poi entrare nel gioco in base ai suoi tempi e modalità 🤗

Anche per questo motivo, il metodo Montessori non predilige la suddivisione in classi della stessa età, ma supporta le classi di età miste, dove i bambini possono apprendere gli uni dagli altri.

I bambini più piccoli si sentiranno attirati dalle attività di quelli più grandi e quelli grandi insegneranno loro con piacere le cose che hanno già imparato.


6. Contatto con la natura

Il contatto con la natura 🌳 🌈 stimola moltissimo la curiosità del bambino;

ad esempio portarlo in un contesto naturale secondo il metodo Montessori, vuol dire di lasciarlo libero di interagire con gli elementi naturali (in sicurezza ovviamente!) fermandosi se lui decide di fermarsi e osservandolo mentre fa quello che lo stimola di più in quel momento.


7. Prendersi cura di altri viventi

Dare la possibilità al bambino di prendersi cura di piante ed animali lo incoraggia al senso di responsabilità e soddisfa una delle inclinazioni tipiche dell’essere umano 🐶🐱🐰

Compiere delle azioni amorevoli verso altri esseri viventi porta il bambino a pensare a come fare loro del bene anche in futuro, per favorirne la conservazione.


8. No a troppi rimproveri!

Il metodo Montessori sostiene che sottolineare i progressi di un bambino e i suoi lati positivi incentiva il miglioramento rispetto ai rimproveri.

Questo atteggiamento contribuirà ad accrescere le sue buone qualità, incoraggiandolo in maniera naturale a distaccarsi dai comportamenti negativi.


9. Ambiente a misura di bambino

L’ambiente in cui il bambino trascorre la maggior parte del tempo e dove si sviluppa la sua crescita, secondo il metodo Montessori è un ambiente pensato per le sue esigenze, dunque confortevole e accessibile.

Ad esempio le scuole dell’infanzia che seguono il metodo Montessori, mettono a disposizione mobili a misura di bambino, dove si può giocare liberamente senza chiedere l’aiuto dei grandi, oppure oggetti colorati per il miglioramento della manualità e della creatività 🧸 🎠 🎲

Un ambiente ordinato aiuta maggiormente il bambino ad imparare, infatti in molti giochi ci sono quelli legati al riordino, per comprendere che ogni cosa va rimessa al suo posto.


10. Guidarlo mentre scopre il mondo

Il bambino è un esploratore, un viaggiatore fantasioso che con estrema curiosità si affaccia al mondo 🌏

Il compito del genitore o dell’educatore è accompagnarlo in questo meraviglioso viaggio, illustrandogli quello che vede e sostenendo le sue inclinazioni.


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3. Il metodo Montessori oggi

Il metodo Montessori oggi è considerato un metodo formidabile e gode di grande popolarità. Ci sono molte scuole che si sono adattate e specializzate per seguire questa metodologia educativa, dalle scuole medie ai licei.

Il ciclo scolastico delle scuole in cui si utilizza il metodo Montessori è identico a quello della scuola tradizionale, quindi si va dalla scuola dell'infanzia alla primaria. Si possono trovare scuole montessoriane private parificate e scuole pubbliche che all'interno hanno una sezione Montessori.

Esistono anche quelle autogestite, fondate da gruppi di genitori che si organizzano in autonomia con propri insegnanti, certamente più rare, invece, le scuole secondarie di primo grado e questo accade anche perché Montessori studiò l'apprendimento del bambino soprattutto fino agli 11 anni.

Tuttavia, si stanno sviluppando delle sperimentazioni di scuole medie montessoriane come le 🎒  "scuole senza zaino", un progetto che si sta diffondendo in tutta Italia e che offre agli alunni una continuità dopo la scuola primaria.


Come si diventa insegnate montessoriano?

Per diventare un insegnante montessoriano ci sono dei percorsi di formazione specifici.

La Fondazione Montessori Italia ad esempio propone un corso rivolto a chi ha già i titoli per insegnare, che prevede 300 ore di lavoro una parte delle quali teorica, in cui vengono mostrati i principi e gli strumenti essenziali del metodo Montessori, un'altra di studio individuale e una terza di osservazione nelle strutture Montessori, in cui i corsisti assistono alle attività gestite da insegnanti con più esperienza.

Dopo, cominciano a insegnare in prima persona, ma vengono comunque sempre seguiti dall’associazione, almeno per un anno 📆


Quali sono le differenze tra metodo Montessori e metodo educativo tradizionale?

La differenza principale sta soprattutto nel fatto che secondo il metodo Montessori il bambino rappresenta la centralità e non l’insegnante e la cattedra non esiste e l'ambiente è fondamentale per l’apprendimento; lo spazio è infatti ricco di materiali specifici che vengono messi a disposizione del bambino 👶 e che lui può utilizzare per apprendere.

Il ruolo dell'insegnante è quello di presentare il materiale e collocarlo nell'ambiente predisposto, alla giusta altezza e in modo accessibile per il bambino, ma è poi il bambino che deve fare esperienza in autonomia.


Il metodo Montessori c’è alle scuole medie?

Si il metodo Montessori esiste anche alle scuole medie; ad esempio nell’anno scolastico 2021/2022 il Ministero dell’Istruzione ha dato il via ad una sperimentazione nazionale che ha coinvolto 24 istituti di sei regioni: Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Emilia-Romagna e Sardegna.

Capofila del progetto, l’istituto comprensivo Riccardo Massa di Milano.

L’obiettivo è stato quello di estendere il metodo Montessori anche nella scuola secondaria di primo grado.
Secondo il preside della scuola lombarda l’esperienza di questo progetto ha permesso di recuperare iscritti all’istituto e migliorare i risultati nei test Invalsi.

Questo vuol dire che gli studenti delle sezioni Montessori sono a un livello superiore della media regionale, mostrando performance migliori.


Perché il metodo Montessori funziona?

Perché i ragazzi sono liberi di gestire il loro tempo e il percorso di apprendimento non è scandito dalla lezione frontale: gli alunni, con l’aiuto di docenti e degli stessi compagni, lavorano in autonomia e possono organizzarsi come vogliono per raggiungere l’obiettivo fino a responsabilizzarsi. 

🎯 L’obiettivo ad esempio può essere la costruzione di un oggetto reale, una verifica scritta o orale, una presentazione multimediale.

Le attività, in genere, coinvolgono più discipline e preferibilmente si svolgono in connessione con il luogo in cui vive l’alunno, con uscite e con il coinvolgimento di enti del territorio, inoltre, i ragazzi si prendono cura dell’ambiente in cui vivono: la classe o l’ambiente scolastico.

Sono 60mila le scuole (Incluse medie e superiori) che in tutto il mondo seguono il metodo Montessori, mentre in Italia sono appena 231 gli istituti che lo offrono come metodo alternativo a quello tradizionale.

L’interesse per questa metodologia sta crescendo al punto che sono sempre di più i professori della scuola di primo grado a iscriversi ai corsi di formazione per apprendere il metodo che inizia a interessare anche alcuni insegnanti degli istituti superiori.

Il progetto vede il coinvolgimento anche dell’Opera nazionale Montessori e se volete conoscere quali sono le scuole italiane che utilizzano il metodo Montessori cliccate su 👉 scuole italiane con metodo Montessori



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Conclusioni

Il metodo Montessori focalizza l’attenzione sul bambino e sulla sua capacità di autorealizzazione e di imparare in libertà, completamente opposto al modello rigido e duro dei primi del ‘900, e che ha aperto nuove prospettive sull’educazione e sulla pedagogia.

Con questo articolo abbiamo avuto il piacere di raccontarvi il metodo Montessori, della sua attualità resa possibile da una donna coraggiosa, intelligente, sensibile e talentuosa 🎖️  capace di guardare all’animo dei bambini in una prospettiva globale che nessuno prima di allora aveva mai  sperimentato.

Un risvolto essenziale del metodo Montessori è ricostruire la pace in un mondo devastato dalla guerra ecco che Maria, vissuta tra le due guerre mondiali e la guerra civile spagnola, impiega tutte le sue energie per far capire al mondo l’importanza di costruire un futuro di pace che affonda le radici proprio nell’educazione della prima infanzia. 


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Fabia M.