INTRODUZIONE
I compiti a casa sono un tema scottante per moltissimi genitori, faticosi per i figli, ma anche per le mamme e papà che devono supportare i bambini. Un’attività che può facilmente portare a pianti e urla se non gestita. Come genitori spesso ci chiediamo come possiamo aiutare i nostri figli a trovare la voglia di studiare e ad impegnarsi a livello scolastico.
I compiti a casa sono la prima vera sfida 💪 per i bambini, servono a responsabilizzarli e a sedimentare le nozioni apprese durante la giornata a scuola. Ogni anno i genitori si dividono tra coloro che li reputano obbligatori e che non posso pensare all’istruzione senza e coloro che invece li ritengono inutili e vessatori e che li vorrebbero aboliti 🙅
In tutto questo qual è il ruolo del genitore? Come si deve rapportare con il bambino e cosa può fare quando è svogliato?
In questo articolo tenteremo di rispondere a queste difficili domande e vi daremo qualche trucco per aiutare i vostri figli con i compiti ✅
SOMMARIO
1. Compiti a casa: perché servono ai vostri figli?
2. Compiti a casa: come aiutare i bambini a farli?
3. Compiti a casa: come genitore che approccio dobbiamo avere?
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1. COMPITI A CASA: PERCHE’ SERVONO AI VOSTRI FIGLI?
I compiti a casa si affidano ai bambini a partire dai primi anni delle elementari. Tutti noi ricordiamo i fine settimana e le vacanze passate sui compiti di matematica e di italiano. Per noi genitori è quasi sempre una lotta convincere in nostri figli a dedicare qualche ora allo studio e ai compiti, al punto che a volte non ci ricordiamo neppure perché siano così importanti.
In realtà sono uno strumento educativo e pedagogico molto forte per questi motivi:
- I compiti casa servono ad aiutare i bambini a ripassare e riprendere la lezione svolta per sedimentare la memoria. Molto spesso, infatti, le maestre notato che passato un tempo anche solo di qualche giorno, se un argomento non viene ripassato è come se fosse perso. In questo modo al ritorno a scuola è possibile procedere con gli argomenti successivi.
- Aiutano i nostri bambini per la “prima” volta a rapportarsi con la dimensione del dovere, in particolare perché il compito viene da una figura autorevole esterna alla famiglia.
- Supportano lo sviluppo delle capacità organizzative e dell’autonomia del bambino. In questo modo si porta lo studente anno dopo anno ad essere sempre più autonomo nello studio: dalle elementari alle medie, dalle medie alle scuole superiori, dalle scuole superiori all’università.
- I compiti a casa permettono al bambino di confrontarsi con sé stesso, di iniziare a sviluppare un proprio metodo di studio e di combattere contro l’eventuale frustrazione. In questo modo si cerca di sviluppare la perseveranza e la forza di volontà per raggiungere i propri obiettivi. Nel nostro articolo sull’intelligenza emotiva parliamo proprio di come la capacità di perseverare nonostante tutto sia una caratteristica che può aiutare moltissimo nella vita! Vi suggerisco di darci un occhio 🔎
- Il genitore supportando il bambino nei compiti a casa può rendersi conto se il bambino presenta eventuali difficoltà in alcune materie e chiedere soccorso ad un tutor per aiutarlo!
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2. COMPITI A CASA: COME AIUTARE I BAMBINI A FARLI?
Convincere i bambini a fare i compiti non è per nulla semplice! In particolare, perché spesso i nostri figli non riescono a capire l’utilità di questa attività, per loro è dovere non richiesto che li porta via dal gioco e dai divertimenti. Allo stesso tempo come genitori non dobbiamo combattere l’associazione compiti=noia; cercare in maniera ostinata di collegare i compiti al divertimento può portare molta confusione nella mente del bambino.
Ci sono comunque alcuni accorgimenti che potete usare per cercare di supportare i vostri figli in questa attività molto poco amata.
- Il luogo per fare i compiti: accertatevi che ci sia un angolo della casa dove vostro figlio sia a suo agio e che lo aiuti a concentrarsi. Un luogo dove non si distrarrà in continuazione per l’arrivo di persone o per il disordine.
- Il tempo per fare i compiti: cercate di definire un tempo per i compiti e un tempo per il gioco. Per il bambino sapere che i compiti si fanno il sabato mattina e il pomeriggio dopo i cartoni animati può aiutarlo a regolarsi e ad organizzarsi.
- Aiutate vostro figlio senza sostituirvi a lui. Dategli fiducia e supportatelo in caso di bisogno, in modo da accrescere la sua autostima, ma fate in modo che cerchi di essere indipendente con lo studio e di trovare quando possibile le risposte da solo.
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3. COMPITI A CASA: COME GENITORE CHE APPROCCIO DOBBIAMO AVERE?
Se per un bambino i compiti sono uno strazio, per noi genitori possono essere altrettanto complicati! Quanto dobbiamo aiutare nostro figlio?
Come genitori è importante essere un supporto per vostro figlio, ma non sostituirvi a lui nella realizzazione. Aiutatelo nella lettura della consegna e accertatevi che abbia capito, ma permettetegli di confrontarsi con le sue difficoltà e di cercare di trovare in modo autonomo alcune risposte. Se nonostante questo sforzo il bambino non ha capito l’argomento potete entrare in campo e rispiegare l’argomento, ma permettergli in ogni caso di svolgere da solo il compito.
Infatti, i genitori che per eccessiva premura decidono di svolgere i compiti del figlio pensano di aiutarlo, ma al contrario gli procurano un danno. Una volta arrivato in classe il bambino non sarà in grado di rispondere alle domande e si troverà così a disagio ed in imbarazzo.
Oltre a questo, il genitore deve partecipare alla vita scolastica del figlio come uno spettatore attento, in modo da capire se eventuali ansie da prestazione dipendano dal contesto scolastico o se invece siano una caratteristica del temperamento del figlio.
CONCLUSIONE
Per un genitore il benessere del figlio viene sempre al primo posto; i compiti a casa sono un’attività per la quale bisogna spesso combattere, ma sono importanti per l’educazione e la crescita dei bambini.
Se come genitore riscontrassi delle difficoltà in alcune materie non ti agitare, Tutornow vi permette di trovare dei tutor che possono aiutarvi a costruire un metodo di studio e insegnare ad essere autonomi nello studio e nella preparazione di verifiche e interrogazioni.
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