DSA e BES
Hai mai sentito parlare di ADHD o del disturbo dell’attenzione?
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità l’ADHD (dall’inglese Attention Deficit Hyperactivity Disorder, in italiano Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) è un disturbo presente in circa l'1% della popolazione infantile: il 2,9% di 67.838 bambini e ragazzi di età compresa tra 5 e 17 anni, ha ricevuto una diagnosi di ADHD 🧑🤝🧑 🩺
L’ADHD ha una causa neurobiologica e si caratterizza per la presenza di sintomi di disattenzione e iperattività, connessi a difficoltà di autocontrollo. Il percorso migliore per un bambino con ADHD è dato dalla collaborazione tra famiglia, scuola e medici specialisti in quanto le informazioni fornite dagli insegnanti hanno una parte importante del processo riabilitativo dell’alunno.
In presenza di alcuni casi con un quadro clinico particolarmente grave, è possibile richiedere l'assegnazione dell'insegnante di sostegno, come previsto dalla legge 104/92, la cui applicazione richiede la promozione dell'autonomia e della socializzazione 📚 👩🏫
Con questo articolo vi forniremo interessanti informazioni su come riconoscere un caso di ADHD, del ruolo di supporto della scuola e delle strategie didattiche che permettono agli studenti di vivere il loro percorso di studi con successo.
Ecco una sintesi degli argomenti che andremo ad approfondire ⬇️
💡 I tuoi figli hanno bisogno di un tutor che li segua nei compiti a casa? Tutornow fa al caso tuo! Troviamo il tutor ideale per voi fra oltre 4.000 qualificati per migliorare nei voti e superare con successo anche le materie più difficili. Mandaci una richiesta a questo link e un nostro consulente ti contatterà per fissare una prima lezione di prova.
ADHD sta per Attention Deficit Hyperactivity Disorder, in italiano Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività. L’ADHD consiste in un disordine dello sviluppo neuro psichico del bambino e dell’adolescente, che si manifesta generalmente prima dei 7 anni di età. Si tratta di un disturbo del neuro sviluppo (processo attraverso cui si forma il sistema nervoso) caratterizzato da sintomi ben definiti e continui come:
1. Difficoltà di prestare attenzione e mantenere la concentrazione
2. Comportamenti impulsivi
3. Agitazione fisica
Sono molti I bambini, gli adolescenti e anche gli adulti che soffrono del disturbo da deficit di attenzione e iperattività, un disturbo molto complesso, che condiziona le persone in modi diversi. In generale le persone fanno esperienza con i problemi quotidiani, soprattutto per quel che riguarda la capacità di regolare l'attenzione, gli impulsi e le emozioni.
L'ADHD è diffuso prevalentemente nei bambini (5%) e circa nel 2,5% degli adulti.
Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali (DSM), si evince che circa l'1% dei minori ha l'ADHD in forma grave.
Dai dati ISTAT, al 1 gennaio 2018, In Italia, la stima, è di circa 70.000 minori tra i 6 ed i 17 anni con ADHD grave (su circa 350.000 minori con ADHD da lieve a grave) mentre gli adulti con ADHD tra i 18 ed i 67 anni (maggiorenni in età lavorativa) sarebbero circa 980.000 📊
La storia dell’ADHD inizia nel 1902, quando il pediatra inglese Sir George Frederic Still inizia a studiare un gruppo di bambini con difficoltà di concentrazione, autoregolazione e frequenti comportamenti aggressivi. Il pediatra nota che i bambini non avevano alcun handicap e che i ragazzi erano più numerosi delle ragazze.
Negli anni ’20, i medici iniziano a trattare i sintomi dell’ADHD come disturbo comportamentale legato al virus dell’encefalite diffuso all’epoca. Nel 1937, il medico Charles Bradley, scopre che un farmaco a base di anfetamine dato ai bambini per trattare il mal di testa, dava buoni risultati sul cambiamento nel comportamento degli stessi.
Negli anni ’50 questo farmaco è diventato noto come il popolare Ritalin, usato ancora oggi per curare il disturbo da deficit di attenzione e iperattività', nei bambini e adolescenti tra i 6 e i 18 anni.
Alla fine degli anni ’60, la comunità medica inizia a usare il termine ufficiale del disturbo, cioè ADHD. Nel 1968, i sintomi dell’ADHD sono aggiunti al Manuale Diagnostico e Statistico (DSM) dei disturbi mentali dell’American Psychiatric Association (APA).
Subito dopo il 1987, con l’adozione definitiva del nome ADHD, ci fu un aumento dei casi negli Stati Uniti, probabilmente dovuto all’efficienza nella diagnosi del disturbo. Nel 1994 l’APA ha perfezionato l’ADHD nel DSM che comprendeva tre tipi di questo disturbo:
1. Il tipo disattento
2. Il tipo iperattivo / impulsivo
3. Il tipo combinato
I trattamenti per l’ADHD sono migliorati significativamente negli ultimi decenni, così come la capacità di fare diagnosi e le persone hanno diverse opzioni per trovare aiuto e alleviare i sintomi. Attualmente non esiste una cura per l’ADHD ma i medici e i ricercatori stanno facendo il loro meglio per renderla possibile 💪
💡 Siete curiosi di scoprire alcune tecniche per uno studio efficace? Leggete il nostro articolo “Le 3 tecniche di studio efficace per preparare esami ed interrogazioni”
Le cause dell’ADHD possono essere di natura:
1. Genetica
2. Neurobiologica
3. Ambientale
Alcuni studi di genetica hanno dimostrato l’esistenza di un’associazione tra l’ADHD e alcuni geni, ad esempio, un’alterazione nel gene responsabile della produzione di un neurotrasmettitore, la cosiddetta “dopamina”, potrebbe essere una delle cause di questo disturbo.
La dopamina infatti è quella sostanza che veicola le informazioni fra i neuroni e, quindi, è alla base di molti processi cognitivi, come ad esempio attenzione e memoria 🤓
Le cause di natura neurobiologica che possono causare la comparsa dell’ADHD sono difetti nella struttura e nel funzionamento della parte frontale del cervello, responsabile di processi cognitivi primari come la pianificazione e l’organizzazione dei comportamenti e l’attenzione.
I deficit possono interessare anche la regolazione delle emozioni e una parte del sistema nervoso che regola la comunicazione all’interno del cervello.
Tra i fattori ambientali sembrano coinvolti il fumo di sigaretta e l'abuso di alcol in gravidanza, il basso peso neonatale (o la nascita prematura) ed i danni neurologici riportati dopo traumi ostetrici o cranici, ipertensione e stress.
💡 Mai sentito parlare di intelligenza emotiva? Leggete il nostro interessante articolo intitolato “Intelligenza emotiva: perché è così importante”, vi aiuterà a comprendere cos'è l’intelligenza emotiva, e di come può aiutare vostro figlio nello studio!
In genere i bambini con ADHD sono i cosiddetti “bambini iperattivi”, vediamo insieme quali sono i loro comportamenti tipici:
Alla sindrome ADHD si può accompagnare, a seconda dei casi, lo sviluppo di altre forme di disagio: ansietà e depressione, disordini comportamentali, difficoltà nell’apprendimento, sviluppo di tic nervosi.
Vediamo insieme quali sono gli strumenti utilizzati dal neuropsichiatra infantile per diagnosticare l’ADHD:
Il 72% dei bambini con ADHD presenta altre patologie psichiatriche:
1. Disturbi dello spettro autistico
2. Dislessia (difficoltà nella lettura)
3. Disturbo oppositivo provocatorio (problemi di autocontrollo, rabbia e irritazione)
L’ADHD solitamente viene identificato nel corso della scuola primaria, dove la disattenzione risulta maggiormente problematica e può compromettere l’andamento personale, sociale e scolastico.
Questo tipo di intervento rappresenta una misura preventiva del disturbo, grazie al sostegno da parte dei servizi sanitari pubblici e favorisce l’accesso del bambino ai servizi sanitari stessi, qualora vi fosse necessità di un approfondimento clinico-diagnostico.
Un caso tipico è quello in cui l’insegnante di una classe, dopo aver appreso della diagnosi di ADHD posta ad un suo alunno, senta la necessità di verificare quanto prima l’efficacia dellescelte didattiche ed educative a lui rivolte 🏫 👩🏫
Ecco perché è essenziale creare un ambiente scolastico inclusivo che possa prendere per mano il bambino ed accompagnarlo durante il suo percorso, per incrementare quanto più possibile i comportamenti corretti.
L’ADHD può presentarsi come disturbo a sé o invece essere in associazione con i DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) o con altri disturbi evolutivi. In entrambe le situazioni può comportare ripercussioni sul percorso scolastico dei ragazzi.
Per consentire ai ragazzi con ADHD il diritto allo studio, il Ministero dell’Istruzione, con la Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012, ha esteso loro le misure previste dalla Legge 170/2010 per gli alunni con DSA.
Secondo la Direttiva Ministeriale infatti il percorso migliore per la presa in carico del bambino/ragazzo con ADHD si attua senz’altro quando è presente una sinergia fra famiglia, scuola e clinica. Le informazioni fornite dagli insegnanti hanno una parte importante per il completamento della diagnosi e la collaborazione della scuola è un anello fondamentale nel processo riabilitativo.
Gli studenti con ADHD hanno quindi diritto a una didattica personalizzata e a un PDP, cioè a un Piano Didattico Personalizzato.
💡 Volete conoscere meglio l’argomento dei DSA? Leggete il nostro articolo in cui vi raccontiamo quali sono i disturbi dell’apprendimento, come riconoscere i primi segnali sui ragazzi e quali sono le misure compensative e dispensative utilizzate a scuola per aiutarli nel loro percorso di studi.
Il PDP, il Piano Didattico Personalizzato, è il documento di programmazione con il quale la scuola definisce gli interventi che intende mettere in atto nei confronti degli alunni con esigenze didattiche particolari ma non riconducibili alla disabilità.
Per gli alunni con una certificazione clinica di ADHD, il consiglio di classe predispone il PDP entro il primo trimestre scolastico e articolato per le discipline coinvolte nel disturbo. Tale documento dovrà contenere:
💡 Vuoi sapere di più sul PDP (Piano Didattico Individualizzato)? Leggi il nostro articolo "Cosa sono il PEI e il PDP", scoprirai cosa sono questi documenti e come richiederli a scuola per i tuoi figli.
Sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria.
Gli strumenti compensativi più utilizzati a scuola per il disturbo ADHD sono:
💡 Vuoi conoscere come creare una mappa concettuale in formato digitale e stampabile? Scopri come farle con Canva leggendo la nostra guida!
Le misure dispensative sono interventi che consentono allo studente di non svolgere alcune attività che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento.
Rientrano tra le misure dispensative sia le interrogazioni programmate che l’uso del vocabolario, ma anche il poter svolgere una prova su un contenuto in un formato ridotto o con tempi più lunghi per le verifiche ⏳
Ecco le strategie utilizzate dagli insegnanti per il mantenimento dell’attenzione:
Bisogna comprendere che il bambino non è volontariamente “disattento” o “distratto”, ma non ha capacità di autoregolazione per cui non riesce a gestire i propri comportamenti e le emozioni, l’ideale è dunque non colpevolizzarlo e cercare di attrarre la sua attenzione con metodologie adatte.
La disattenzione infatti si manifesta durante i compiti che richiedono uno sforzo prolungato (conversazioni, esercitazioni, attenzione durante le lezioni, lettura di testi lunghi) da parte dell’alunno con ADHD che non riesce a prestare attenzione ai particolari e sembra non ascoltare ciò che gli si dice.
💡 Sapevi che avere un tutor privato ha molti vantaggi? Stai pensando di trovare un aiuto per tuo figlio e migliorare il metodo di studio? Leggi il nostro articolo "I cinque benefici di avere un tutor privato" e scoprirai come fare!
La vita con un bambino o un adolescente con disturbi da deficit di attenzione e/o iperattività può essere molto difficile. Queste difficoltà possono a volte essere veramente esasperanti per un genitore e per tutti i membri della famiglia, ma è bene ricordarsi che qualsiasi comportamento il bambino metta in atto non è volontario: vorrebbe comportarsi come i genitori gli dicono, ma non sa come fare!
È importante quindi che i genitori assumano il ruolo di guida per affrontare le sfide quotidiane, a incanalare le loro energie in attività positive e a portare una maggiore calma all'interno della famiglia 👨👩👧👦
L’informazione e la formazione dei genitori risulta quindi fondamentale nell’evoluzione del disturbo ADHD, poiché i genitori stessi costituiscono la cornice nella quale il bambino impara ad agire.
Il "parent training" ad esempio è una terapia psicologica (individuale o di gruppo) molto consigliata alle famiglie in cui è presente un figlio con disturbo da deficit di attenzione e/o iperattività. È uno strumento di intervento che ha finalità formativa e informativa.
1. Finalità formativa, attraverso cui i genitori vengono coinvolti per creare in famiglia un ambiente equilibrato, dove vi sia una condivisione educativa, basata su rinforzi positivi, accoglienza e accettazione.
2. Finalità informativa, un aiuto ai genitori per comprendere più approfonditamente le caratteristiche del disturbo, affinché esso venga accolto e i genitori diventino parte attiva nel percorso di educazione del bambino.
💡 Sapevi che la capacità di problem solving - cioè di risoluzione dei problemi - è essenziale per le tue giornate? Se vuoi sapere come ideare una soluzione efficace, dai uno sguardo al nostro articolo dedicato!
La sinergia tra famiglie, scuola e sanità è certamente la formula vincente per superare le difficoltà causate dall’ADHD.
Nell'individuazione degli alunni con ADHD, la scuola svolge un ruolo importante, in quanto la somministrazione di questionari funzionali alla diagnosi di questa patologia è parte fondamentale del percorso sanitario 🏫
Molte ricerche dimostrano che utilizzare i punti forti dei ragazzi con ADHD, ne valorizza e ne accresce l'autostima, aiuta non solo gli insegnanti a tenere sotto controllo la situazione, ma anche gli stessi alunni, che si sentiranno coinvolti e motivati.
💡 Vuoi conoscere meglio il nostro servizio? Sei in cerca di un tutor per supportare i tuoi figli nelle loro difficoltà di studio? Contattaci per conoscere come potremmo aiutarti.
Guarda il video per scoprire chi è Tutornow e tutti i vantaggi di fare Ripetizioni online con Tutornow.
Grazie alle ripetizioni online, potrai far lezione in totale flessibilità, da casa o in vacanza, negli orari che preferisci.
Selezioniamo l’insegnante più adatto a te fra i tutor delle migliori università italiane per darti un insegnamento eccellente.
Usa la tecnologia a tuo vantaggio: grazie ai nostri strumenti digitali per l’apprendimento avrai sempre con te appunti ed esercizi svolti in lezione.
Invia una richiesta rispondendo a qualche domanda per individuare il percorso di ripetizioni più adatto
Verrai contattato entro un giorno dal consulente didattico per trovare il tutor perfetto per le tue esigenze
Potrai iniziare subito a fare ripetizioni online quando e dove vorrai, a partire da un costo di 15€/ora
Conosciamo personalmente ognuno degli insegnanti che collabora con noi per assicurare competenza, empatia e affidabilità.
Ti garantiamo la prima lezione entro massimo 2 giorni lavorativi dal tuo acquisto di uno dei nostri percorsi di Ripetizioni online.
I nostri pacchetti di lezione sono senza vincoli di rinnovo e acquistabili comodamente a rate con Paypal, Scalapay o Klarna, o con il tuo Welfare aziendale.
In Tutornow avrai un referente didattico dedicato ed un gruppo Whatsapp con cui parlare direttamente con il tuo insegnante.
Cosa sono i DSA? Tutto sui Disturbi dell'Apprendimento
Cosa sono i DSA? In questo articolo ti spieghiamo cosa sono i disturbi specifici dell'apprendimento: dislessia, discalculia, disortografia, disgrafia
Cosa sono il PEI e il PDP?
In questo articolo vi parleremo della differenza tra PEI (Piano Educativo Individualizzato) e PDP (Piano Didattico Personalizzato) e della normativa di riferimento (leggi 104/92 e 170/10)
Mappe e dislessia: ecco tutti i nostri consigli!
In questo articolo vi daremo tutti i nostri consigli su quali sono le mappe migliori per la dislessia, scopriremo insieme se sono efficaci per studiare e come realizzarle!
Inglese per dislessici: 5 metodi infallibili per l’apprendimento!
L'Inglese per i dislessici può essere impegnativo! Scoprite con noi 5 metodi infallibili per affrontare lo studio con più facilità!
Come legge un dislessico? Scopriamolo insieme!
In questo articolo scopriremo insieme come legge un dislessico e cercheremo di rispondere a quello che un po' tutti si chiedono: può un dislessico raggiungere autonomia nella lettura?
Personaggi famosi dislessici: scopriamo chi sono!
Con questo articolo incoraggiamo tutte le famiglie e i giovani all’ottimismo, raccontandovi storie di dislessia e successo che siano di ispirazione per tutti!
Email: info@tutornow.it
Lun/Ven, dalle 9:30 alle 18.30
Via Cavour 2, 22074 Lomazzo (CO)
Tutornow Srl, PI/CF: 03933510137
Le Nostre Materie
Ripetizioni di matematica
Ripetizioni di fisica
Ripetizioni di inglese
Ripetizioni di latino
Ripetizioni di informatica
Tutte le materie
Ripetizioni Vicino a Te
Ripetizioni a Roma
Ripetizioni a Milano
Ripetizioni a Napoli
Ripetizioni a Torino
Ripetizioni a Firenze
Tutte le Città